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Ebook o cartaceo? Come vendere il proprio libro.

Ma non era importante il contenuto?


Ciao a tutti,

oggi voglio condividere con voi la mia esperienza sulla scelta tra il formato ebook e quello cartaceo per la stampa dei miei libri.

Premesso che, se siete arrivati a porvi questa domanda, vuol dire che avete già terminato, o quasi, un vostro romanzo o racconto, vediamo come mi sono regolata io.


Il mio primo racconto, Il giglio dai capelli rossi, l’ho pubblicato solo ed esclusivamente in formato cartaceo.

Non esiste, e non esiterà, una versione in formato ebook: e adesso vi spiego il perché.

‘Il giglio’ è stata la mia prima opera di fiction. Questa storia, a cui sono molto legata, non solo da un punto di vista professionale, ma anche dal punto di vista emozionale e affettivo, rappresenta per me un momento importante della mia vita. 'Il giglio' è un modo di essere, una consapevolezza, un cambiamento e, quando l’ho pubblicato, volevo che i suoi lettori avessero la possibilità di averlo tra le mani, vederlo, toccarlo, respirarlo. Ogni capitolo del libro, inoltre, è preceduto da un’immagine (disegnata da Adele Corrado), e anche per questo, non volevo che la qualità del disegno si perdesse sullo schermo di un e-reder.

Questa però è stata la mia prima pubblicazione e non tutte le altre hanno avuto la stessa storia. Adesso vi racconto come è andata.


Quando ho pubblicato il mio secondo romanzo “Le scale”, ho deciso di provare la doppia strada: cartaceo ed ebook.

'Le scale' è un romanzo individuale, non contiene immagini e il suo contenuto poteva in qualche modo essere separato dal formato. È una storia che ci porta al conoscimento di noi stessi, e non ho ritenuto indispensabile che esistesse solo in formato cartaceo per poter essere apprezzato.


La differenza, che ho trovato al momento della sua pubblicazione rispetto al formato cartaceo, per lo meno con KDP di Amazon, si ritrova in vari punti: la creazione di un ebook è più semplice e guidata meglio rispetto a quella di un formato cartaceo, in cui dimensioni, spazi e margini giocano un ruolo decisivo nel risultato finale. La copertina di un ebook non necessita di una quarta, né di foto o biografia dell’autore; infine l’ebook può essere inserito, per esempio, in offerte promozionali, attraverso KDP, che non sono disponibili per il formato cartaceo.


Tenete però presente che il guadagno, in royalty, di un ebook è molto inferiore rispetto a quello di un formato cartaceo.


Una volta che il libro è in vendita, nella mia esperienza, mi sono accorta che i miei lettori preferivano la versione cartacea. Pochissimi hanno infatti scaricato l’ebook.

Però, attenzione!!!

Per tre giorni, ho lanciato un’offerta gratuita su KDP grazie alla quale si poteva scaricare l’ebook de ‘Le scale’ gratuitamente. E, che ci crediate o no, ho ricevuto 187 download in tre giorni. Un numero enorme.

Senza dubbio ho lavorato parecchio per promuovere questa offerta anche tra i miei contatti, e KDP ha aiutato solo in piccola parte, però ‘Le scale’ si è classificato primo tra i 100 libri gratuiti più scaricati in Italia. Questo ha ovviamente fatto aumentare i download, portando a un gran numero di persone, sconosciute a scaricare il libro. Inoltre, in quei tre giorni, ho venduto alcune copie del libro in formato cartaceo: un numero piccolo, ma se pensate che il libro era già in vendita da qualche mese, e che in quei giorni le persone avrebbero potuto scaricarlo gratuitamente, lo considero buon risultato.


I contro della strada della promozione gratuita sono:

- Quando il libro viene scaricato in modo gratuito, l’autore non guadagna niente nonostante la visibilità che da alla pagina di vendita Kindle.

- Non saprà mai quanti abbiano davvero letto il libro. Perché sappiamo tutti che una cosa è ‘scaricare’ una cosa gratuita, un’altra è scegliere di comprare un libro e quindi, più probabilmente, di leggerlo.

- Infine, KDP permette le offerte gratuite per un massimo di 5 giorni per ogni libro e quindi, se anche si volesse far scaricare il libro gratuitamente, solo per farsi conoscere, KDP non lo permetterebbe. (Forse altri programmi di creazione ebook lo farebbero, ma bisognerebbe poi studiare le condizioni per la versione cartacea se si vogliono pubblicare entrambe).


Che cosa ho fatto poi con gli altri libri che ho pubblicato?

Al momento metto disponibili entrambe le versioni perché ho notato che questo dia una maggiore visibilità al libro (anche perché i due formati hanno un range di prezzo differente).

Non mi è ancora capitato di mettere in vendita un libro solo in formato ebook, forse perché mi spaventa l’idea di non vedere il mio libro su carta, però ho altre tre pubblicazioni in vendita solo in formato cartaceo.


So che molti non saranno d’accordo con questa scelta, l’ebook è visto come il futuro e la modernità. Io però in questo sono un po’ all’antica, mi piace la carta, annusarne l’odore; e poi è studiato che leggere su carta migliora la capacità di memorizzare il contenuto. Il vedere e il toccare il libro ci fanno vivere un’esperienza diversa dal solo leggerlo su uno schermo.


Pubblicherò un libro solo in formato ebook?

Credo che dipenderà dal tipo di libro. Se, ad esempio, pensassi di creare un manuale, o qualcosa di simile, probabilmente basterebbe il formato digitale, perché in quel caso il contenuto supererebbe del tutto l’importanza del contenente, ma non lo so, ancora non ne sono convinta.

Anche se fossi autrice di racconti brevi o poesie, che si leggono bene su uno schermo, potrei scegliere il formato ebook, o se publicassi romanzi con più di seicento pagine, che risultano pesanti al momento in cui devono essere letti.

Al momento, e per il mio tipo di scrittura, scelgo ancora la carta e il suo profumo.

(Preferirei la riciclata, ma KDP ancora non da quest’opzione).

E voi? Che cosa scegliete come lettori o come scrittori?

Carta o fogli digitali?


Aspetto i vostri commenti.

A presto!

Isabella Pojavis





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