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Il firma copie. Che cosa scrivo?

Alla mia cara amica XXX, con cui ho condiviso anni di esperienze e progetti. Una delle persone a cui tengo di più e che ha creduto in me fin dal primo istante. Non saprei in che altro modo dimostrarti quanto….

TAGLIA!!!!


Il firma copie!


Un momento che mi mette sempre in grande tensione è quello del firma copie.

Immaginate di star organizzando una presentazione per il vostro ultimo libro: avete definito il locale, l’orario e la tematica dell’evento, avete scelto un presentatore, invitato le persone nella vostra lista, stampato le copie del libro, e deciso tutto quello che c’è da decidere. Finalmente siete arrivati al giorno fatidico, emozionati e felici di incontrare tutte le persone che sono venute ad ascoltarvi con la voglia di scoprire e conoscere il vostro nuovo romanzo. A questo punto vi troverete subito di fronte alla richiesta di un firma-copie.

Di solito, ad esempio, chi ha fretta vi chiederà di firmare la propria copia, anche prima che la presentazione abbia inizio, per paura di non potersi intrattenere dopo, una volta terminato l’evento.

Ma voi sarete pronti?

Se tutto ha un senso, anche il firma-copie deve averlo.

Avete organizzato dettagli e colori dell’evento e non sapete che cosa scrivere in una dedica?

Allora, vediamo di prepararci insieme.

Primo, se siete degli scrittori, tutti si aspetteranno che scriviate qualcosa: è il vostro lavoro!

Secondo, considerate che vi potrete trovare davanti persone che conoscete poco o di cui non ricordate il nome. Che fare in questo caso? Possiamo scrivere la stessa dedica per tutti?


La firma è un modo delicato per ringraziare il lettore che ci ha scelto e che si fida di noi, tanto da compare quello che abbiamo scritto. È una situazione molto particolare, difficile da ritrovare in altri contesti diversi da quello dei libri e della musica (raramente, infatti, quando compriamo qualcosa veniamo a contatto con chi l’ha creata).


Ma come scrivere la firma?


Per prima cosa dobbiamo scrivere il nome di chi la firma la riceverà, e se non lo sappiamo, dobbiamo chiederlo e, in alcuni casi, anche chiedere come si scrive (soprattutto per nomi stranieri).

Non possiamo dedicare un libro a una persona, sbagliando il suo nome.


E poi?

Il firma copie dovrebbe contenere, come dice il termine, una firma, ma basta solo questa?


Su questo vi propongo diverse scelte:

- Solo la firma, con data e luogo, o senza questi.

- Una, due, tre o quattro frasi del libro o frasi che per noi lo rappresentino.

- Un messaggio personale (nel caso in cui conosciamo la persona che sta ricevendo il libro). In questi casi, vi consiglio comunque di essere concisi, ci saranno anche altre situazioni per esprimere il vostro affetto e gratitudine.

- Una frase semplice, per es. 'Buona lettura'.

- Un disegno.


Fino a oggi, ho organizzato circa quindici presentazioni e devo dirvi che quello del firma-copie resta il momento più stressante. Preferisco ricevere domande o curiosità, anzi amo riceverle, ma l’idea di scrivere un messaggio o un pensiero, con altre persone in attesa di ricevere il loro libro e la loro firma, con l’adrenalina al massimo per aver finito di parlare in pubblico e la confusione generale, non è una cosa che amo particolarmente. Se avessi il tempo di pensare e scrivere con calma qualcosa per tutti i presenti, sarebbe diverso, ma in quel contesto bisogna trovare una forma di essere sinceri ma rapidi.

Ho provato a scrivere solo la firma, ma la sensazione è che si crei una sorta di distanza, di mancata coesione con il lettore. Questa esperienza non mi è piaciuta, mi sentivo fredda.

La frase dal libro normalmente piace a chi la riceve, ma bisogna averne alcune preparate o saperle a memoria. Quello che non mi piace, di questa scelta, è il fatto che si ripetano le stesse frasi per diversi libri riducendone il valore.

Il messaggio personale è una cosa che farete con estremo piacere, ma il mio consiglio in questi casi è di chiedere tempo. Dite alla persona interessata di aspettare e scrivetela con calma, alla fine dell’evento o in un altro momento, se possibile.

Scrivere ‘buona lettura’ o ‘questo libro è per te’ secondo me va bene sempre, perché non lascia una sensazione di indifferenza e non da adito a confusione.

Anche la scelta del disegno, secondo me, è ottima, e so che molti autori, anche conosciuti, la utilizzano. I disegni si possono differenziare in ogni libro, e collegare alla trama del romanzo; peccato però che bisogna saper disegnare per scegliere questo tipo di firma, e nel mio caso non ci sono speranze, spero nel vostro ce ne siano di più.


Vi lascio poi un ultimo esempio. Quando ho stampato la mia prima raccolta di racconti, nella firma ho dedicato un racconto ad ognuno. La scelta era casuale ma credo che possa aver aiutato a creare una magia tra le parole e il lettore, questi infatti è sempre in grado di scoprire il messaggio per lui nell’infinità dei significati.


Quello che non consiglio, invece, è di lasciarsi guidare dall'istinto del momento, perché ci saranno altre cose da organizare durante l'evento e la spontaneità potrebbe risentirne.


Quindi, per concludere, il mio consiglio è di pensare bene al genere del vostro libro e al filo conduttore della presentazione, perché senza dubbio vi verrà qualcosa in mente da scrivere che sarà in linea con l’evento, o con voi altrimenti…’buona lettura’.


E voi? Avete avuto altre esperienze nel firmare le copie del vostro libro?

E come lettori? Avete mai ricevuto una dedica? Che cosa diceva?


A presto

Isabella Pojavis


2 Comments


Isabella Pojavis
Isabella Pojavis
May 12, 2020

Mi piace moltissimo! Mi sa che la rubo ;)

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Andrius Pojavis
Andrius Pojavis
May 12, 2020

Una volta ho ricevuto una dedica cosi: "Per ricordare il nostro incontro" con data e la firma del autore :) Non è male perche abastanza personale e crea una imagine nella memoria che a volte è più forte della vita.

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