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Ma quanto si guadagna vendendo i propri libri su Amazon?

I soldi non sono tutto. O sì?


Una domanda che mi hanno fatto migliaia di volte è: conviene pubblicare su Amazon i propri libri? Conviene di più creare ebook o libri in formato cartaceo?

Avere un parere unico su questo tema non è facile e troverete pareri discordanti. Io, in questo articolo, vi voglio portare la mia esperienza con KDP (Kindle Publish Direct), il programma di Amazon che permettere di mettere un libro in vendita sui suoi ‘store’, e ricavare cosí una percentuale sulla vendita.

Ma iniziamo dal principio.

KDP richiede di essere iscritti al servizio. È un sito gratuito, ma per prima cosa bisogna effettuare la registrazione fornendo i propri dati personali e specificando anche se e dove si dichiarano le tasse, o, nel caso in cui non si dichiarino, autorizzare Amazon ad applicare la tassazione americana.

Poi, prima di poter pubblicare un libro su KDP, si deve anche avere preparato un file definitivo del manoscritto e della copertina (il sito offre linee guida molto dettagliate per il formato e le varie modalità per crearli). Voglio precisare che Amazon al momento non permette di stampare libri con copertina rigida e che alcune lingue non sono riconosciute dal programma (e.g. se volete pubblicare un libro in lituano, come è capitato a me, Amazon non vi permetterà di farlo).

Una volta che si sarà caricato il file del libro, KDP chiederà una serie di informazioni sullo stesso come: la categoria a cui appartiene, la sinossi, le parole chiave; e poi, solo una volta arrivati alla fine del processo, ci lascerà decidere il prezzo, mostrandoci, in diretta, le percentuali di guadagno (sia che questo sia in formato ebook che cartaceo).


Ma veniamo al punto. Su KDP si ha la possibilità di scegliere liberamente il prezzo di vendita, ma questo non dovrà essere più basso di un minimo imposto dal programma stesso. Questo vuol dire due cose: la prima è che se carichiamo un libro sulla loro pagina, non possiamo poi darlo via gratuitamente attraverso il sito, (potremmo solo partecipare a offerte promozionali  a tempo). Secondo, significa che il prezzo minimo, in caso di formato cartaceo dipenderà dal numero di pagine e quindi dalla lunghezza e dal formato scelto, mentre per un ebook dipenderà solo dal tipo di percentuale che si vuole ricevere.

Facciamo un esempio pratico.



Un romanzo profondo e coraggioso sulle scelte che la vita propone: un viaggio tra il passato e il futuro sin un presente difficile, ma non impossibile. Una grande occasione per ritrovarci e capire finalmente chi siamo.Il ghiaccio era stato rotto ma era ancora a pezzi. Ottavio sorrise, ringraziò e uscì: di nuovo su un pianerottolo, di nuovo solo, o forse no?
Le scale, attraversando confini

Per un ebook ci sono due modalità di prezzo, e queste non variano in base alla lunghezza del testo:

- Con un prezzo di vendita minimo di 0.99 cent. fino a un massimo di 215.00 euro e un 35% di royalty.

- Con unprezzo di vendita  minimo di 2.99 cent. fino a un massimo di 9.99 euro con un 70% di royalty.

Queste due modalità vanno scelte in base all’esclusività che si vuole dare a KDP per la vendita del proprio ebook, e alla volontà o meno di partecipare ai loro programmi di promozione.


Per un libro cartaceo, invece, il prezzo dipenderà dal numero di pagine.

Per un libro di 150 pagine, questo è l’importo di guadagno (royalty) per un prezzo esempio da me scelto di 10 euro.



Dove, come vedete, le royalty sono di 2.69 euro, mentre 3.31 euro sono destinati alla stampa. Il resto va ad Amazon.


La scelta del prezzo di vendita di solito va fatta in base al tipo di libro, alla sua lunghezza e anche alle capacità di promozione dell'autore e ai prezzi del mercato. Al momento, per darvi un’idea, un prezzo tra i 10 e i 14 euro, per un romanzo di un esordiente, sono quelli consigliati (meglio dieci che quattordici).


È importante considerare anche che su questa piattaforma, per ogni manoscritto, si possono tranquillamente scegliere entrambe le forme (cartaceo ed ebook) in modo da avere un doppio canale di vendita. Questa scelta è fortemente consigliata da KDP, anche se vi parlerò della mia esperienza in un altro articolo.


E quindi: vale la pena pubblicare con Amazon?

Se siamo arrivati alla conclusione di voler scegliere l’auto-pubblicazione, secondo me sì, perché il guadagno è diretto, i prezzi di vendita possono essere scelti in modo concorrenziale, a differenza di altri programmi (es. Lulù) però tutto dipende esclusivamente dalla capacità di auto-promozione dello scrittore. Amazon, ha anche altri vantaggi: da la libertà di comprare anche poche copie del libro al prezzo di stampa (cui vanno aggiunti i costi di spedizione) nel caso in cui si volessero organizzare presentazioni, o fornire copie omaggio per recensione, ecc.. Inoltre Amazon, ti fornisce l’ISBN gratuitamente e fa arrivare il romanzo a vari ‘store’ on-line. Quindi, secondo me, il problema, e parlo di esordienti, non è tanto se Amazon convenga o no, ma considerare che un guadagno che va da pochi centesimi a qualche euro, significa che si necessita di un elevato numero di copie da vendere, se si vuole che un libro si trasformi in prodotto e quindi in un lavoro economicamente riconosciuto.

Se teniamo in conto che un esordiente arriva a vendere, senza casa editrice, una massimo di cento o duecento copie, capirete che non stiamo parlando di un gran guadagno.


Ma i soldi non sono tutto, o si?


E voi? Quanto guadagnate per i libri che avete venduto? E quante copie siete stati in grado di vendere da soli? A che piattaforme vi dirigete normalmente? O avete preferito firmare con qualche casa editrice o agente letterario?


Aspetto i vostri commenti.

A presto

Isabella Pojavis

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