Un blog per scrittori: sì, no, forse, quale, come, e perché?
- Isabella Pojavis
- 2 giu 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Il mondo naviga sulla rete: arrendiamoci! Prima o poi dovremmo finirci.
Durante il periodo di quarantena, il tempo speso sui social network è aumentato in modo esponenziale. Viviamo in un’epoca in cui si cerca su internet dalla ricetta della pasta al pomodoro, a come decorare il giardino, passando per il corso di inglese e le lezioni di cucito. Non manca niente.
Se guardate lo storico delle ricerche che avete fatto negli ultimi giorni, vedrete una vastità di argomenti, per lo più scollegati tra loro. Perché è comodo, rapido e in molti casi preciso (ho detto in molti casi, non parlavo di politica o situazioni attuali, dove la confusione è enorme). E quindi, come si cerca come fare una torta, così cerchiamo informazioni sugli autori che ci piacciono, su quelli che abbiamo visto in libreria o che ci ha consigliato un amico.
Perché non presentarci quindi anche sulla rete?
Immaginate che il vostro sito, o il vostro blog, sia un punto in più per farvi conoscere e per avvicinarvi ai lettori dei vostri romanzi, chiedere i loro pareri, condividere le tappe del vostro lavoro.
Ma che cosa scegliere? Un sito o un blog?
Non so se conoscete la differenza, io me la spiego così: un sito è una pagina statica, contiene informazioni che si possono modificare, ma non è particolarmente interattiva, non ha commenti, non ha mi piace, però può far vendere prodotti e inserire foto e informazioni; un blog è dinamico, cambia ogni giorno, ci si pubblica quando si vuole e le persone che lo leggono possono commentare e interagire con l’autore.
Quindi, che cosa scegliere?
Entrambi!!!!
Da una parte, come scrittori avrete bisogno di un sito in cui presentarvi, mostrare quello di cui scrivete, riportare una breve bio, qualche foto, informazioni su eventi o nuovo libri; dall’altra uno vorrete creare uno spazio di dialogo e condivisione di esperienze e situazioni con i vostri lettori.
Ma come farlo?
Ci sono varie opzioni. Quelle che ho valutato io, prima di aprire il mio sito-blog, sono state: WordPress, Wix e Blogger. L’ultimo l’ho escluso quasi subito perché non ha la parte di sito ma solo quella di blog e, anche se questa non è male per alcune funzioni, non era quello che stavo cercando. WordPress è un programma per me complesso da utilizzare. Se non siete pratici di computer ci vorrà tempo per imparare bene le sue funzioni e io cercavo una piattaforma intuitiva, visto che non volevo dedicare tutto il mio tempo a capire come funzionasse, ma piuttosto a creare i post. Quindi, come vedete da questa pagina, ho scelto Wix.
Il sito è intuitivo, permette di cambiare tutto, dal font alla struttura, o per lo meno molto; inoltre si possono inserire sia la parte sito che quella blog. Ci sono delle pecche, perché Wix nasce principalmente per siti e quindi la parte blog è in sviluppo. Per esempio, potete avere la parte sito in più lingue, ma non la parte blog; oppure i commenti che riceverete si post non potranno essere gestiti direttamente dalla piattaforma, ma in un passaggio esterno, dovrete rispondere come se foste un visitatore del vostro blog. Insomma, alcune cose, anche importanti, devono essere migliorate, però fino a ora, ho potuto risolvere quasi tutti gli inconvenienti con piccoli stratagemmi trovati sulla rete. Il sito è gratuito a meno che non abbiate bisogno di un dominio (un nome del sito scelto da voi) o funzioni specifiche come vendite o spazi video, ecc.
Quanto tempo ci ho messo a creare il mio sito-blog?
Un paio di giorni. Senza contare i tre o quattro post settimanali e le piccole modifiche costanti che apporto al sito.
Quindi?
Che cosa aspettate a aprire il vostro sito-blog?
Se avete bisogno ditemelo che, per quello che posso, sono qui per darvi una mano.
Buon sito-blog a tutti!
E se già ne avete uno, scrivetelo nei commenti, che vengo a fare un giro dalle vostre parti.
A presto
Isabella Pojavis
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