Vorrei leggere con voi...
- Isabella Pojavis
- 18 mag 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Memorie di figli
Stasera voglio solo leggere insieme a voi qualcosa che non ho scritto io. Un pezzetto di due libri che mi sono particolarmente piaciuti e che in qualche modo parlano di famiglia.
Famiglia raccontata, in entrambi i casi, da figli.
“Ecco, dunque, gli ultimi dodici anni della vita di mio padre sulla terra. È una parte un po’ piu facile da chiarire delle parti precedenti, perché lui continuò a non essere molto insieme a noi. Cio che ricordo di lui tra i cinque e i sedici anni si staglia, infatti, lontano dal tempo e da un orizzonte all’altro come un gruppo di isole nel mare della sua assenza. Le cose che accaddero quando avevo nove anni formano un’incerta mescolanza con ciò che accade quando ne avevo dodici o quattordici. E se per qualche tempo la sua assenza era diventata una sorta di presenza, ora lo fu di meno, mentre la mia si affollava di ansie tutte sue. In qualche modo sembrava che quegli anni ci fosse di lui meno ancora di quando ce n’era di più.”
Estratto da Richard Ford ‘Tra loro’.
“Mia madre se ne sta sul divano. Ormai non si muove più. Una volta, fino a pochi mesi fa, si arrabattava ancora a camminare, guidare e andare in giro. Poi arrivò il periodo in cui trascorreva la maggior parte del tempo sulla sua poltrona accanto al divano, dandosi da fare di tanto in tanto, uscendo e cose del genere. Alla fine si piazzò sul divano, ma anche allora, almeno per un po’ nonostante vi trascorresse gran parte della giornata, ogni sera alle undici era come se si fosse presa l’impegno di salire le scale, i piedi nudi ancora abbronzatissimi in pieno novembre, lenti e cauti sulla moquette verde, fino alla vecchia camera di mia sorella. Dormiva lì da anni, ormai la stanza era rosa e pulita e il letto aveva il baldacchino, e del resto già da un pezzo mia madre era giunta alla conclusione che non poteva più dormire con mio padre per via della sua tosse.
Estratto da Dave Eggers ‘Opera struggente di un formidabile genio’.”
La domanda che mi sono posta leggendoli è: quando si smette di essere figli? Quando si diventa persone in un modo indipendente dal passato? Soprattutto lo si diventa?
Scusate, ma avevo questo dubbio e volevo condividerlo.
Se non li avete letti…ve li consiglio entrambi.
Un abbraccio a tutti
Isabella Pojavis
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